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Ettore Paganini, UNA VITA OPEROSA
Ettore Paganini (Milano, 31 maggio 1922 – Tradate, 14 settembre 1986) è stato un poliedrico e fecondo pittore italiano.
LA SUA OPERA
Specializzato in arte sacra, ha dato nuovo impulso all'arte dello smalto a gran fuoco su rame recuperando le antiche tecniche di Cloisonné e di Champlevé, rielaborate con metodologie e stile del tutto personali. Notevole anche la sua produzione di sbalzi su rame, argento e lastre di alluminio.
Ha inoltre realizzato vetrate, quadri a olio, affreschi, disegni a matita e pastelli, graffiti, tempere; ha progettato e messo in opera monumenti funebri, altari, tabernacoli, fonti battesimali, calici, ostensori e svariati oggetti liturgici.
In tutto quello che ha plasmato ha messo la sua passione, le sue enormi capacità tecniche, la sua intelligente creatività, la ricchezza della sua umanità e ha espresso la sua umile fede in Gesù Cristo e l’amore per la Sua Chiesa.
LA FORMAZIONE
Suo padre, Andrea, che era un bravo cesellatore (aveva imparato la professione dai “Martinitt”) e aveva un negozio di arte funeraria nelle vicinanze del cimitero Monumentale di Milano, lo avviò molto giovane, col fratello Carlo, allo studio e alla pratica dell'arte.
Ha frequentato il corso di pittura all'Accademia di Brera dove ha avuto come maestri Aldo Carpi, Carlo Carrà, Cristoforo De Amicis e Aldo Salvadori.
Si è diplomato nel 1949 con una tesi sull'evoluzione dello smalto nei secoli che ottenne il massimo dei voti.
Molto probabilmente questa passione nacque in lui in seguito alla frequentazione o alla conoscenza delle opere di almeno tre maestri dello smalto della cosiddetta “Scuola Milanese”: Giuseppe Guidi (1881-1931), Luigi Martinotti (1890-1962) che ne fu anche grande amico e Giuseppe Maretto (1908-1984).
GLI INIZI DELL’AVVENTURA ARTISTICA
La sua sperimentazione artistica si concentrò subito su questa difficile tecnica (senza per questo trascurare la pittura), che lo portò in breve tempo ad una certa fama nell'ambito dell'arte sacra.
Inizialmente condivise lo studio col fratello Carlo, scultore, ma ben presto, per l’incompatibilità strutturale delle due tecniche (lo smalto richiede ambienti molto puliti e ordinati), le loro strade si divisero.
LA SUA FAMIGLIA
Il 7 aprile 1951 sposa una compagna di accademia, la pittrice Caterina Venturini nella chiesa di San Pietro in Sala.
Caterina sarà per tutta la vita l’aiuto e il sostegno, negli affetti e nell’avventura professionale intrapresa. Moltissimi degli smalti, nella fase di stesura delle preziose polveri, saranno realizzati a 4 mani.
La famiglia cresce numerosa. Sono cinque i figli che allietano la casa milanese di via Vetta d’Italia e che richiedono di intensificare il lavoro: Marco, Giancarlo, Annamaria, Francesco e Chiara.
GLI ANNI PIÙ FECONDI
Dalla fine degli anni ‘50 al 1986, è un crescendo di operosità: molte grandi opere a smalto e sbalzo sono commissionate da chiese, santuari, istituti e privati; anche lo stile si evolve e le tecniche si arricchiscono con l’esperienza.
Non mancano vetrate e mosaici che completano il suo raggio d'azione.
GLI INCONTRI DELLA VITA
Alcuni incontri fondamentali in questo suo percorso umano, artistico e professionale, e che delineano alcuni fil-rouge persistenti sono sicuramente quelli con don Giovanni Rossi, fondatore della Pro Civitate Christiana di Assisi, Mons. Giuseppe Bicchierai, inarrestabile organizzatore e magnate della carità, entrambi grandi e generosi collaboratori del Card. Ildefonso Shuster e don Franco Bonfanti, suo parroco per moltissimi anni, che sono stati amici, ispiratori della profonda spiritualità di Ettore e principali committenti delle sue opere.
LA “SUA” CHIESA
La sua Parrocchia, Gesù Buon Pastore e San Matteo Apostolo a Milano, che vede nascere e che verrà consacrata nel 1964, diviene ben presto sede amata e privilegiata della sua opera artistica.
Suo è l’altare maggiore e quello della cappella del crocifisso, il tabernacolo, l’ambone, il fonte battesimale, la via crucis, il disegno della vetrata sopra l’ingresso, un calice, un ostensorio e diversi altri oggetti artistici.
MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE
Già dai primi anni di lavoro allestì mostre personali, come alle gallerie Barbaroux (1949) e Gian Ferrari (1951) di Milano, al Circolo degli Amici della Cultura e dell'Arte di Vigevano (assieme al fratello Carlo, 1951), all'Alpino di Stresa (1950), al Porticciolo di Rapallo (1951), alla Pro Civitate Cristiana di Assisi (1955), al Centro Culturale Michelangelo di Milano (1968), al Chiostro del Bramantino (1977) e alla Cripta del Bramantino (1981).
Ha partecipato a diverse collettive in cui si è anche aggiudicato dei premi: la prima mostra dell'autoritratto nel Circolo della Stampa di Milano nel 1957, la mostra "Premio Marche 1959" ad Ancona, la "Mostra artisti italiani pro Alluvionati di Ancona" nel Circolo Stamura nel 1959 e il "premio acquisto" del Ministero della Pubblica Istruzione, assegnato in occasione del VII centenario di santa Chiara d'Assisi nel 1952.
INCARICHI UFFICIALI
Dal 1982 ha fatto parte della Commissione di Pastorale Liturgica (sezione arte sacra) della Diocesi di Milano in qualità di esperto.
Ettore Paganini, foto degli anni '40
I suoi genitori,
Anita Colombo e Andrea Paganini
Ettore con la sua famiglia di origine.
A sinistra suo fratello Carlo, scultore
Anni '30.
Con il padre Andrea in abiti da lavoro, di fronte al negozio di arte funeraria di viale Ceresio, di fronte al Cimitero Monumentale
Piatto cesellato in argento con scene di baccanali ninfe e fauni, opera di Andrea Paganini
Crocifissione.
Uno dei suoi primi smalti su rame, anni '49-'50
Le nozze
con Caterina
Con don Franco Bonfanti parroco del Gesù Buon Pastore.
Qui sotto l'interno della chiesa col presbiterio che don Franco volle riformare prima dell'ingresso del nuovo parroco.
Con don Giovanni Rossi, i genitori e la suocera Carolina Emmer, ad Assisi
La biografia di Mons. Bicchierai, fondatore della Charitas Ambrosiana e
dell'Istituto Auxologico
Con il Cardinal Montini in visita pastorale
Ettore e Caterina alla mostra nella Cripta del Bramantino. In quella sede erano esposte e in vendita 28 opere a smalto cloisonné o champlevé.
1985 - Una delle ultime fotografie
che ritraggono Ettore
Con il Cardinal Colombo in visita pastorale nella
parrocchia di
Gesù Buon Pastore e San Matteo Apostolo,Milano
© 2015 Ettore Paganini