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Arte sacra: oggetti liturgici
Ogni celebrazione liturgica prevede l’uso da parte dei celebranti o l’esposizione ai fedeli di diversi oggetti sacri o simbolici.
Croci, calici, ostensori, patene, pissidi, reliquiari, candelabri. Ogni oggetto assolve la sua funzione, più o meno “nobile”, ma tutti richiamano al Mistero della salvezza.
Oggetti preziosi dunque, non per sfoggiare opulenza ma aiutarci ad entrare nella dinamica liturgica che vuole portarci con Cristo al Padre nell’unità dello Spirito Santo.
Paganini ha realizzato, a smalto champlevé, su richiesta o con l’intermediazione e la collaborazione di due argentieri di Milano (Politi e Creperio) molti calici, che hanno preso le strade più disparate e sono oggi in diverse città.
Il Duomo di Milano ne conserva quattro, donazioni di altrettanti prelati. Uno è nella basilica di Sant’Ambrogio. Uno è nel museo polacco del santuario di Czestochowa, dono di Paolo VI. Altri hanno seguito i loro proprietari nelle loro destinazioni.
Il tema predominante sulle coppe è quello dell’Ultima cena, quindi non sorprenda se molti dei suoi calici si assomigliano. Non sono mai uguali: ogni volta il disegno è nuovo sia per adattamento ai diversi volumi, sia perché ogni volta Paganini reinterpretava la scena nei colori e nelle espressioni miniate dei visi. Troviamo anche calici con santi, in genere sulla base a smalto, calici con Cristo risorto sulla coppa e Natività sul basamento.
Il procedimento per realizzare un calice è molto più difficile di quello utilizzato per fare smalti su una superficie piana: smaltare una coppa di rame tornito richiede una perizia tecnica fuori dal comune, sia nella stesura dello smalto crudo che non deve colare, sia nella fase di cottura, dove subentrano problemi di deformazioni e tensioni interne al metallo; senza contare che tutta la lavorazione va fatta in sospensione (per non rovinare il manufatto durante le rotazioni inevitabili per riempire di smalti tutte le campiture), su particolari sostegni che Paganini si era autocostruito.
Oltre ai calici Paganini ha creato, fin dal progetto e in modo originale, ostensori, croci, candelieri, insomma tutto l’elenco citato, affrontando e trovando soluzioni per tutte le problematiche tecniche e iconografiche che gli si presentavano.
© 2015 Ettore Paganini